Descrizione
Il volume affronta la questione del movimento antitemporalista italiano, con particolare attenzione al territorio cenedese, approfondendo le motivazioni che, dopo il 1860, alimentarono il conflitto interiore dei sacerdoti antitemporalsiti. Costoro, risoluti a non confondere la disciplina ecclesiastica con la sottomissione alle verità di fede e dovendo trasgredire le direttive del Vaticano, affrontarono disagi e pressioni di ogni sorta.
Senza giudizi preconcetti e sulla base di una documentazione ineccepibile, Da Ros ha preso in esame i termini del confronto teologico, aspro e dialettico, tra i sacerdoti temporalisti della diocesi di Ceneda, che erano fautori degli impedimenti canonici, e gli antitemporalisti che, con l’occhio rivolto alle origini pure del cristianesimo, erano invece gelosi custodi della loro libertà di coscienza.
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