Descrizione
La felicità narrativa di Severino Dal Bo, che ha incantato i lettori delle “Primavere Cenedesi” e di “Strade di Ceneda Vecchia”, sembra aver preso nuovo vigore in questo suo terzo libro, nato e cresciuto nei momenti di riposlo che gli ha lasciato la professione. Egli ritorna con la fantasia e col sentimento all’infanizia così lontana, e poi all’adolescenza ed alla prima gioventù, età queste, di precoci prese di coscienza e di difficili scelte per i giovani di allora.
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