Descrizione
La storia di una piccola comunità come quella di Fregona nell’ultimo anno della Grande Guerra.
Una minuziosa ricostruzione degli eventi di una zona del Veneto e della provincia di Treviso che più di altre comprende tutti gli aspetti rilevanti dell’occupazione militare. La cronaca di quei mesi viene raccontata dall’Autore intrecciando una mole impressionante di fonti edite e d’archivio, ponendo innanzittutto l’attenzione sul vissuto delle persone.
A partire dal dicembre del ’17 a Fregona trovano ricovero oltre 1.300 profughi del Piave sfollati dai paesi rivieraschi. La maggior parte provenienti da Segusino, ma anche da Alano, Vas, Vidor, Moriago e Valdobbiadene. Poveri della guerra tra altri poveri, pezzi di comunità costrette a trovare riparo lontano dal fronte ma comunque in una zona occupata. Tra loro la mortalità dovuta soprattutto alla fame sarà altissima. Una situazione precaria nei piccoli villaggi del Vittoriese, dove però la popolazione locale non può o non riesce ad aiutare questi disperati: le ragioni della dura sopravvivenza quotidiana prevalgono su quelle della solidarietà umana. Nonostante siano quasi compaesani, i profughi del Piave sono costretti a vivere della misera carità di pochi e a inventarsi ogni genere di espedienti per sopravvivere.
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