Descrizione
Dalla prefazione di Lionello Puppi: “… Alla donna è stato negato il diritto ad avere una sua storia, in quanto essa subordina e si annulla in quella dell’uomo per una sorta di naturalità che è, in realtà, un’invezione culturale, i cui fondamenti sono d’ordine religioso e filosofico, finalizzata e funzionale alla costruzione del dominio sociale.
… Liana Martone ci restituisce due secoli di inedita storia della condizione femminile a Conegliano, contribuendo a rettificare la sua lunga asimmetria con la storia ufficiale (e non senza elargirci scampoli straordinari, con la trascrizione di testamenti e di inventari, di vicende famigliari come quella dei discedenti del Cima)…”
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