Descrizione
Non è facile immaginare cosa poteva essere l’atmosfera del “Filo” con le sue lunghe voglie nelle stalle d’inverno. Freddo polare, dieci gradi sotto zero, nessun termosifone, luce fioca e poco legno per la stufa. Il ghiaccio che si forma sui vetri. Il cielo scuro, la campagna solitaria e morta. Almeno in apparenza. Come fare per sopravvivere fino a primavera?
“Il filò – scriveva Dino Coltro – è vecchio come il mondo, da quando l’homo erectus si raccolse attorno al fuoco con gli amici e sentì il bisogno di narrarsi e di interpretare le forze buone e cattive della natura attraverso il mito”.
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