Descrizione
[…] Seguendo i canoni del Simposio di Platone (assenza di ragazze con la lira, moderazione nelle libagioni e specialmente nel consumo di vino ecc.), in senso antiorario, la parola viene data a Diotima da Travazzoi. Ella, citando alcune opere fondamentali, tra cui le poesie (vedi “Sabato del villaggio”), si sofferma sul pensiero dominante del Leopardi: la strategia (o, forse, l’ineluttabilità) delle ILLUSIONI e sostiene che, senza di esse, il vivere quotidiano sarebbe molto più difficile, se non impossibile […]
Il Simposio si avvia al termine con i pensieri (non del tutto coerenti o consequenziali al tema) di Agatone da Modolo. Egli riprende la figura della Ginestra che appare sì saggia, ma anti-vitale, troppo passiva e rassegnata, quasi subisse gli eventi senza lottare per modificarli. Contesta poi la visione di chi (forse anche del Leopardi) nega l’esistenza di un disegno universale per poi creare altri vitelli d’oro chiamati caso, fato, destino, fortuna ecc.
L’anti Dio è, in definitiva, un fedele come il credente […]