Scrittore e pittore (Rignano sull’Arno 1879 – Forte dei Marmi 1964); dal 1903 al 1907 visse a Parigi; tornato in Italia, fu tra i principali collaboratori della Voce e fondò (1913), con G. Papini, Lacerba; interventista e combattente della guerra 1915-18, fu collaboratore del Popolo d’Italia e convinto sostenitore del fascismo; nel 1939 fu nominato accademico d’Italia. Passò per varie esperienze d’avanguardia, dal futurismo al cubismo, facendosene via via acceso banditore, per poi ripiegare, nel primo dopoguerra, su quelle posizioni tradizionali di cui il suo temperamento sanamente provinciale e il suo gusto arguto di toscano avevano sempre sentito la nostalgia.